giovedì 3 dicembre 2009

Verso il 2010 - Addio 2009

Sta per chiudersi il 2009. Un anno intenso dal punto di vista politico sia nazionale che locale. Apertosi con una campagna elettorale lunga ed estenuante, ricca di episodi ahimè da ricordare per il basso profilo assunto dalle 4 bandiere politiche in gioco a cominciare dalla bagarre tra curto e vitali, per passare dai "filomeniali" (e soprattutto fenomenali)comizi della sinistra estrema, sino agli inciuci semi-pubblici e mai nati e a quelli sottobanco di natura ed esistenza enigmatica, che hanno portato alle amministrative della nostra cara cittadina e alle provinciali nel mese di giugno. Il risultato è una Francavilla che riapre al passato con il sempre verde e longevo Della Corte sindaco e Ammaturo il "Risorto rinnegato dagli amici" (a mio modesto parere il più capace assessore, non me ne vogliano gli altri). E una provincia di brindisi invece che ha "scelto" come ricorda il suo slogan Ferrarese imprenditore alla prima esperienza politica che, per essere franchi ed onesti, dà invece l'impressione di un veterano ed esperto del settore. In campo nazionale invece siamo passati dalla disgrazia per il terremoto abruzzese, e qui un gran riconoscimento al governo berlusconi per la rapidità e la efficienza nel risolvere la spinosa e dolorosa questione, alla invece inesistenza nell'affrontare l'alluvione messinese. Beh il premier in quel periodo era impegnato alla realizzazione del progetto ponte sullo stretto, guarda caso quello di messina!!! E poi bisogna risolvere una calamità naturale all'anno........sennò qui ci stressiamo troppo. Poi continua il buio pesto della politica nazionale passata da incerte relazioni 18enni del premier alle invece sicure relazioni di marrazzo, insomma si parla di mutazione politica....si è vero si stanno abbandonado i rotocalchi tradizionali per apparire sui più colorati magazine di gossip. E ora che l'anno sta per finire, tra un consiglio comunale a base di "piccioni che verranno scacciati da uccelli fischianti", ronde fatate e......basta nient'altro in 6 mesi, si affaccia una nuova e più esaltante sfida elettorale: Regionali 2010! Francavilla godrà ancora di un ruolo centrale e di primo piano con i suoi 4 candidati alla poltrona consiliare barese,il centrista Curto, e 3 (!?) del centro Destra: Dott. Taurisano, il famigerato veterano Marinotti e Pietro Iurlaro ex vicesindaco. L'UDC è ancora in fase di stallo, ma corteggiato pubblicamente dai due schieramenti, in attesa di confrontarsi su qualcosa di serio come programmi e uomini che li attueranno; Enigmatico il PD ancora privo di una identità stabile e in cerca di chissà cosa; PDL alla finestra con già un candidato presidente appena scovato (non si sa dove ne chi lo abbia individuato, si pensa sia caduto dal cielo!). Il 2010 si apre all'insegna di una nuova e tumultuosa battaglia, francavilla sarà forse il più importante campo di battaglia con la speranza che possa essere rappresentata nuovamente in consiglio Regionale. Ora non ci resta che attendere...........

venerdì 18 settembre 2009

Esito della sortita in Consiglio sulla petizione per il difensore civico.

In consiglio comunale, PD e UDC firmano la petizione per l'elezione diretta del difensore civico.
I consiglieri del gruppo IdV-Dem.per la Cost. no.
Perché? Chiedetelo a loro

clicca sull'imagine per ingrandire

dell' avv. Sergio tatarano


Desidero ringraziare tutti i consiglieri di PD e UDC che hanno sottoscritto la petizione sull’elezione diretta del difensore civico.
Da notare che, mentre alcuni consiglieri di maggioranza avevano già in precedenza preso posizione sulla stampa, esplicitando le ragioni (non condivisibili) della loro contrarietà a tale iniziativa, resta invece il mistero sul perché il gruppo IdV-DpC abbia ritenuto di non firmare. Sarebbe opportuno, oltre che utile per la crescita del dibattito sull’argomento, che chi ha accuratamente schivato la petizione fornisse qualche spiegazione ufficiale del (sia pure legittimo) rifiuto, per rispetto non verso di me ma verso la cittadinanza.
Personalmente, il mio unico obiettivo è e resta quello di fornire uno strumento a tutela dei cittadini, obiettivo per il raggiungimento del quale l’elezione diretta ritengo sia lo strumento più adatto. Ci si dica chiaramente cosa c’è di non condivisibile in tutto ciò, specie da parte di una forza di opposizione.
L’augurio, ora, è che i consiglieri che hanno firmato si impegnino anche in prima persona alla diffusione della petizione. Diversamente, l’ostruzionismo e i numeri della maggioranza avranno la meglio sull’interesse della collettività.
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lunedì 6 luglio 2009

L' intervista del cittadino...con il dott. Della Corte.


La Voce Francavillese ritorna con l'acclamata rubrica "l'intervista del cittadino", mediante la quale si propone saltuariamente un personaggio politico a cui fare le proprie domande. Quelle ritenute più interessanti saranno sottoposte al politico interessato e pubblicate con la relativa risposta sul blog.





E' la volta del Sindaco Dott. Vincenzo Della Corte
Fate sentire la vostra voce!!! Fate la vostra domanda.
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venerdì 26 giugno 2009

Le mille vie di una campagna elettorale


di Giancarlo De Cata


L'ingenuo turista che si fosse trovato a visitare Francavilla nei giorni "caldi" della campagna elettorale avrebbe, probabilmente, avuto modo di potere apprendere, in un sol colpo, i segreti del "manuale dei 1000 modi per vincere e perdere le elezioni".
Avrebbe appreso che sono numerosissime le strade percorribili nel corso di una campagna elettorale e sono numerosissimi gli esiti ai quali si può giungere, non tutti così scontati.
Non farò il nome del povero turista in bermuda e neppure di coloro che faticosamente hanno seguito uno di questi percorsi.
Mi limiterò a descrivere lo sgomento del forestiero ed i faticosi percorsi dei contendenti.
E così, si può legittimamente gioire al primo turno e poi venire pericolosamente ridimensionati nel turno di ballottaggio e ciò, nonostante un imponente, desiderato, e mai arrivato, traino di carattere provinciale.
Si può essere ridimensionati al primo turno con una notevole perdita di consenso e poi, sulla scia di comizi infervorati e mai noiosi, riprendersi una bella rivincita nel turno di ballottaggio, così da potere nuovamente "piazzare" il proprio candidato sindaco a Palazzo Imperiali.
Ancora, si può perdere in termini di percentuali e di voti, anche in modo netto, lasciando tuttavia integra la propria dignità assieme alla parola ed alle promesse fatte ai cittadini.
Poi, si può perdere in modo ancora peggiore; per esempio, non raggiungendo il risultato sperato nonostante l'appoggio di ben due liste ed una campagna elettorale sostanzialmente condotta contro coloro i quali avrebbero dovuto essere gli "alleati".
Tutto qui? Certo che no!
Esistono, ancora, almeno altre due strade che il manuale di cui sopra descrive.
C'è la strada del trionfo elettorale nel proprio paese così come nel capoluogo di provincia; un trionfo figlio di un laboratorio politico che tanto laboratorio non è, ma nel quale ho creduto al primo ed al secondo turno e nel quale continuo a credere per l'uomo che ne ha aperto la breccia.
E poi c'è l'ultima, la più misera, la più mediocre, quella più umiliante: c'è la strada di chi stravince le "proprie" personalissime elezioni, ma lo fa sempre in seconda fila, sempre in affanno, sempre per il proprio tornaconto, attaccatto alla giacchetta del proprio leader per non perdersi il posto esattamente dietro alla spalla di questo, così da essere inquadrato su tutte le tv locali.
E' la strada di chi si crede portavoce e non potrebbe essere nemmeno portaborse della peggior specie, è la strada di chi in passato ha attaccato miseramente e con sdegno e poi ha cercato un accordo, è la strada di chi ha perso consenso in città, la stima dei propri compagni di partito e quella degli avversari.
Quel che è peggio, è la strada di chi è riuscito nell'impresa di stravincere le elezioni perdendo agli occhi di tutti la propria residua dignità.
Dopo quest'ultima strada, il manuale passa direttamente alla bibliografia.

mercoledì 24 giugno 2009

La Passione: il Pareggio


Video di Marco Montanaro - http://lapassione.tumblr.com/

Nota di Danilo di Castri.
Vorrei esprimere il mio dissaccordo sul disordine creatosi in piazza quella sera. E' una cosa indegnosa fischiare il proprio sindaco, così come lo sono i cori da stadio - mi riferisco a via Roma- tra il gruppo PDL ed il comitato pro Galiano ( io infatti non ne ho preso parte). Gli atteggiamenti dei due gruppi sono stati irrispettosi ed erano certamente da evitare. Comportamenti che alimentano solamente stizza e disordini. Siamo in una società civile, e tale deve rimanare. Va bene festeggiare, va bene tutto ma nel rispetto altrui.
La foga, la frenesia e l'irruenza lasciamoli ad altri.
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martedì 23 giugno 2009

A ciascuno il suo

In Democrazia il popolo è sovrano ed i cittadini hanno votato e lo hanno fatto certamente con convizione. Francavilla Fontana ha deciso di rieleggere a Sindaco il veterano dott Vincenzo Della Corte anestetizzando l'avv. Luigi Galiano e l'Udc tutto. Anche nel comune di Brindisi vittoria sofferta ma "più bella" da parte del sindaco Domenico Mennitti su Salvo Brigante.
Massimo Ferrarese, anzi il presidente, ha conquistato la provincia di Brindisi con una indiscutibile vittoria sul sen Michele Saccomanno (55,74% contro 44,26%)

Mai come quest'anno la campagna elettorale è stata così sentita, caratterizzata da toni accessi ed aspri. Ora tutto si è concluso, i verdetti sono stati dati, le poltrone assegnate. Ora tocca a loro amministrare nel giusto modo per porre in essere le condizioni per portare avanti e risollevare le sorti di Brindisi, Francavilla e la provincia tutta.

Per quanto riguarda Francavilla, lo spoglio delle 20.207 schede votate nel II turno delle elezioni ha sancito la vittoria del candidato del Pdl con 10.116 preferenze pari al 53,6 %. Il candidato dell'Udc, Luigi Galiano, ha ricevuto 8.767 voti pari al 46,4%. Il prossimo Consiglio Comunale sarà cosi composto: 13 seggi Pdl; 2 La Destra; 2 La Puglia prima di tutto; 1 Democrazia Cristiana; 6 UDC; 2 Partito Democratico; 1 Italia dei Valori.

Note:
La Voce Francavillese avrà sempre un occhio di riguardo (come sempre ha fatto) sull'amministrazione comunale con interventi, interviste ed articoli.Faremo sentire la vostra voce in palazzo imperiali.

sabato 20 giugno 2009

Referendum elettorale, le ragioni del SI

L'italia si merita di più! Un'altra politica è possibile.
Se il referendum passerà aboliremo la cosiddetta "Porcata", la quale consente che a legiferare siano i miracolati e fedelissimi dei partiti. A causa di questa, le distanze tra politica e cittadini sono cresciute notevolmente, creando una vera e propria "casta" nei partiti. Oggi riscuotono più importanza gli "interessi di bottega" a scapito della professionalità del singolo politico e tutto ciò ha suscitato in noi malumore, venutosi ad identificare come antipolitica, un'antipolitica dettata dai partiti stessi! Questo sistema ridicolizza la democrazia e la dignità dei cittadini.

Ed allora cari lettori,
il referendum elettorale è per tornare a scegliere i parlamentari, è per il bipartitismo. Basta con il parlamento dei nominati, basta con i partiti che fanno cadere i governi per qualche poltrona in più. Grazie ai cittadini si elegge il sindaco, il presidente provinciale e regionale. Bene, dobbiamo avere questa opportunità anche per il parlamento.
Il futuro dipende da noi.
Il 21 e 22 giugno vota SI !
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giovedì 18 giugno 2009

Autobombe a noleggio..."la criminalità non ci uccide"

Quella a cui stiamo assistendo è certamente una campagna elettorale dai toni principalmente duri ed aspri. Quando però a questi toni(comprensibili in politica) si accostano atti ingiustificati ed intimidatori, si raggiunge l'esasperazione più totale, evidenziando chiaramente la presenza di associazioni malavitose nella provincia brindisina.
L'autobomba esplosa contro la sede elettorale di Ferrarese è un segnale senza precedenti e di inaudita gravità. Piena solidarietà quindi al rag. Massimo Ferrarese. Un atto sicuramente da stigmatizzare, così come accaduto alle minaccie(con proiettili) ricevute dall'On. Vitali e Sen. Saccomanno tempo addietro. Un invito al PD &co. a non strumentalizzare sull'accaduto, perchè come spesso accade, non si perde occasione per fare campagna elettorale.

"La criminalità non ci uccide, ci unisce e ci fortifica per combatterla insieme"

"La corrida, sindaci allo sbaraglio."

Ieri in piazza Dante, pubblica corrida tra i candidati sindaci in corsa al ballottaggio.
Dott Vincenzo Della Corte - PDL e l'avv Luigi Galiano - UDC.
Il confronto ha avuto i suoi frutti nel bene o nel male.
Ovviamente non si poteva che parlare dei soliti problemi che affliggono Francavillae Fontown: opere incompiute e cantieri sospesi, strade, problemi viabilità brindisi, zona Pip, palazzetto sport e chi più ne ha più ne metta.
Ricordo ai due candidati sindaci, sia a Galiano rimproverante che Della Corte dormiente, il fatto che nelle passate amministrazioni la giunta era anche formata da uomini che oggi appoggiano Luigi Galiano. Cari cittadini e lettori, nulla di nuovo quindi...
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martedì 16 giugno 2009

A proposito di apparentamento, un grazie a Tommaso e ai cosiddetti "schifiltosi"


di Sergio Tatarano


Ho scritto l'articolo che segue con grande lealtà, affidandomi a coloro i quali hanno tenuto
(per ciò che ho potuto vedere e verificare) una condotta esemplare. Tuttavia, dalla stampa di oggi (16 giugno) vengono fuori scenari inquietanti che vorrei mi fossero chiariti da qualcuno: addirittura si parla di appoggio esterno (più incomprensibile di un appoggio ufficiale o forse comprensibile nell'ottica di una impossibilità di presentare alla gente un accordo con quella che sembra a questo punto profilarsi come la prossima giunta francavillese...).
Gradirei un chiarimento soprattutto da parte di quelle persone di cui mi sono fidato.
Diversamente, trarrò le mie conclusioni e...auguri per questa "avventura".
Ad ogni modo, è opportuno che io lasci qui le mie considerazioni anche se le stesse dovessero risultare (spero di no) "datate".

Mentre assistiamo, a tutti i livelli, al dilagare dell'accordo del centrosinistra con l'UDC (accordo fondato su nient’altro che sull’aritmetica e su un nuovo megacompromesso storico, per il quale ad essere sacrificate saranno, come sempre, le istanze liberali, socialiste e riformatrici), a Francavilla si registra finalmente, in un contesto di degrado assoluto e dopo un anno di errori grossolani abbastanza diffusi, un gesto in controtendenza che nobilita la politica. Il no all'apparentamento con Galiano, voluto fortemente da Tommaso Resta, non è un atto di semplice testimonianza, né una mossa settaria in difesa della “purezza della razza”, ma è un segnale di una politica che tenta di scrivere una pagina di speranza in una fase, per il centrosinistra, di drammatica minoranza, una politica che si sottrae a manovre opportunistiche e che (dato assolutamente fuori dall’ordinario, a cui i Francavillesi non sono per nulla abituati) rispetta la parola data e l’impegno assunto davanti ai cittadini.
Se questo sarà l’agire di Tommaso, allora da oggi bisognerà stare al suo fianco in Consiglio comunale, essere presenti e vigili con una opposizione che mobilita (e si fa mobilitare da) i cittadini: dovremo accendere e puntare i riflettori sugli attori della politica, ripartendo da quella priorità che il candidato del PD ha convenuto con i radicali trovarsi nella trasparenza non come elemento estemporaneo, ma come metodo di controllo e quindi di rinascita democratica: perciò bisognerà passare alla creazione dell’anagrafe degli eletti e alla messa in onda, in diretta, delle sedute consiliari, in TV e su internet.
Come politici, nel frattempo, smettiamola di attribuire ai cittadini la responsabilità della vittoria del centrodestra (in tutte le sue forme, non solo come PdL!) e facciamo un serio esame di coscienza: solo così qualcuno, spacciatosi finora per acerrimo nemico del regime ventennale delle destre, comprenderà il danno che continua a provocare alla città.
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mercoledì 10 giugno 2009

La Passione, resurrezioni




cose inutili & brutti trip

pare che l’apparentamento pd-udc sia stato già firmato. peccato, speravo che anche il pd andasse al real madrid.

[qualcuno li ha visti entrare nell’antro del ciclope, in quella strada in cui il ciclope parcheggia con poco stile, ma queste sono voci di paese]

però però dice che stasera c’è l’assemblea pubblica del pd, magari si può scegliere insieme.


hahahahahah

[invece leggete QUA, io mi limito al solo estratto: “…e sancire la sconfitta della Destra a Francavilla Fontana”. certo, la destra a francavillae… maraviglie della natura!]

Servizio di Marco Montanaro
http://lapassione.tumblr.com/
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martedì 9 giugno 2009

Risultati Elezioni Amministrative

Comune di Francavilla Fontana

Candidati Sindaco e Liste

DELLA CORTE VINCENZO







Voti

9.646


%

39,73




IL POPOLO DELLA LIBERTA' IL POPOLO DELLA LIBERTA'
6.556 28,12

LA DESTRA LA DESTRA
999 4,28

LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO
957 4,10

LIBERTAS DEMOCRAZIA CRISTIANA LIBERTAS DEMOCRAZIA CRISTIANA
888 3,80


Totale
9.400 40,32


GALIANO LUIGI
7.168 29,52




UNIONE DI CENTRO UNIONE DI CENTRO
6.302 27,03


LISTA CIVICA - ALLEANZA NELLA CITTA' LISTA CIVICA - ALLEANZA NELLA CITTA'
992 4,25


Totale
7.294 31,28


RESTA TOMMASO
3.875 15,96



PARTITO DEMOCRATICO PARTITO DEMOCRATICO
3.502 15,02

FILOMENO MARIO
3.019 12,43



DI PIETRO ITALIA DEI VALORI - ALTRI DI PIETRO ITALIA DEI VALORI - ALTRI
1.265 5,42

SINISTRA E LIBERTA' SINISTRA E LIBERTA'
682 2,92

RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI
616 2,64


Totale
2.563 10,99


DI NUNZIO ANTONIO
569 2,34


MPA MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE
MPA MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE
553 2,37

Totale voti ai candidati sindaco
24.277

Totale alle liste 23.312

venerdì 5 giugno 2009

Votiamo...

Bene, ecco qui! Siamo alle battute finali di una campagna elettorale che verrà ricordata tra le più accese, acide e combattute degli ultimi anni.
Questa sera quindi, ultimi fuochi d'artificio da Piazza Dante lanciati dai Candidati Sindaci delle varie coalizioni. Sabato 6 e Domenica 7 andremo a porre il nostro voto per il consigliere comunale più "simpatico", il futuro sindaco della nosta Francaville Fontown( ricordiamo il voto disgiunto), presidente della provincia di Brindisi e Parlamentare Europeo.

Mi raccomando, il voto è il momento più importante in Democrazia.
Votate e scegliete con convinzione!
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Senza Parole!



Il commento lo lascio a voi...a buon intenditore.......

mercoledì 3 giugno 2009

La politica è di tutti, ma non per tutti.


di Pierluigi Lupo

Io quoto Antonio Albanese, ma non per le parole dette l'altra sera da parte del senatore Michele Saccomanno, ma in quanto il clima che si respira a Francavilla in questo periodo é a dir poco grottesco. E dico Francavilla perchè non conosco la situazione negli altri comuni del brindisino, ma spero non sia la stessa della mia amata città. Ogni sera siamo "costretti" a vedere un via vai di candidati sindaci, candidati presidenti e candidati consiglieri comumali salire su quel palco posto in Piazza Dante e a sentire per il novanta per cento del tempo che hanno a disposizione insulti verso i loro avversari politici. Avversari politici o nemici personali perchè dal peso delle loro parole e dei loro insulti credo che la linea di separazione tra le due cose sia molto molto sottile. Non so se ringraziarli o meno perchè dedicano l' altro 10 per cento ad illustrare programmi che sembrano buttati giù a memoria. Anche perchè dopo 15 anni in cui i programmi sono rimasti invariati e nella maggior parte dei casi non realizzati li ho imparati anche io che non faccio della politica il mio credo di vita. Io credo che Francavilla, come anche Brindisi avrebbe meritato qualcosa di più dalla nostra classe dirigente e non una campagna elettorale basata non sul "votate me perchè..." ma sul "non votate lui perchè...". E sia ben chiaro che questo mio discorso è innanzitutto un discorso generale che ingloba il quadro politico venutosi a creare intorno a noi in questo periodo.
Ma la cosa più ridicola di questa campagna elettorale sono stati i sostenitori degli uni e degli altri. Si cari amici perchè se oggi vuoi fare una passeggiata a francavilla sei già coscente che dovrai parlare di politica, con gente che vuole far avvalere le sue idee a tutti i costi e che prendendo come esempio i loro "beniamini" politici non fanno a meno di andare sul personale di chi ha delle idee diverse dalle loro.
Io non so di preciso chi sarà il nuovo sindaco di Francavilla e il nuovo presidente della provincia di Brindisi nè sta a me dare qualche consiglio perchè io non parlo per partito preso ma solo per cose viste e sentite in quella che forse è la più assurda campagna elettorale vissuta.
Non mi resta che dire che molto probabilmente la politica è di tutti, ma non tutti sono fatti per la politica!

Pierluigi Lupo
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lunedì 1 giugno 2009

Ridere fa bene alla salute!!!!! Parte 1



Sabato Sera durante il comizio di Michele Saccomanno, candidato presidente alla provincia, le mie povere orecchie hanno dovuto sorbirsi delle frasi a dir poco scandalose....in sintesi il candidato di Torre S.S. ha praticamnete "chiarito" che nel PDL non ci sono persone attaccate alle "poltrone"........Mah..........se la memoria non mi fa brutti scherzi, (e se è così c'è da preoccuparsi a 22 anni) non è stato proprio il senatore a dichiarare pubblicamente che anche in caso di vittoria non lascerà assolutamente il senato?
Se il senatore pensa di venire nella nostra cara cittadina e credere che i francavillesi siano talmente stupidi da abboccare a certe idiozie mi sento preso in giro 2 volte. una per la cretinata, due perchè pensa che ci crediamo davvero, un puro insulto alla nostra intelligenza....Mi fermo qua perchè poi servirebbe un plasil per bloccarmi!
Io quoto Antonio Albanese......almeno lui mi fa ridere!

giovedì 28 maggio 2009

Sotto l’ex caserma dei vigili urbani

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A voi i commenti.

Servizio di Marco Montanaro.
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mercoledì 27 maggio 2009

DUE DI PICCHE #1



I neofiti di Internet "clikkino" sull'immagine per ingrandirla.
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lunedì 25 maggio 2009

Un clima soffocante.

In questo periodo, in qualsiasi posto ci si trovi che sia bar o spiaggia, non è difficile veder gente dibattere sulla situazione politica locale.
Accesa, piccante, incontenibile, travolgente e chi più ne ha più ne metta. Mai come quest'anno la campagna elettorale è così sentita dagli elettori, giovani e non.
Sabato 23 e domenica 24 maggio ho assistito ai comizi di Lugi Galiano e Vincenzo della Corte, candidati sindaco rispettivamente con UDC e PDL. La situazione in Francaville Fontown la conosciamo tutti.
Dal Palchetto di Piazza Dante i due supereroi, oltre che presentare il classico programma "Salviamo Francavilla" stilato in egual modo per tutti, criticano l'avversario scambiandosi il ruolo di antagonista/protagonista.
La piazza era gremita di gente, le stesse facce in ambedue i comizi.
E' assodato, Francavilla ha bisogno di portare a termine quei cantieri rimasti incompiuti o peggio ancora abbandonati ( fa caldo, e non ho voglia di riprenderli).

Luigi Galiano parla di una Francavilla che necessita di una profonda rigenerazione, trovando il rinnovamento pricinpale nella sua candidatura. Attacca Della Corte, accusandolo di esser assente per 13 anni. In tutto questo, dimentica che il 90% dei candidati che lo sostengono sono veterani della politica, vecchi assessori e dirigenti delle passate amministrazioni.
Vincenzo della Corte sventola, come una bandierina, il volantino che illustra le opere compiute durante gli anni della sua amministrazione, risponde a tono alle accuse di Galiano, parla di una futura amministrazione capace e competente in cui gli assessori risponderanno solo al suo comando (spero che il modo di comandare non sia quello di 13 anni fa).

Note:
Durante i comizi, le ombre di Curto e Vitali su Galiano e Della Corte...
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giovedì 21 maggio 2009

Richiamo Atomico

In data 24/02/2009 Il governo Italiano e quello francese di Sarkozy hanno siglato un accordo che vedrà le due nazioni "vicine" anche per la produzione di energia nucleare. L'intesa sarà duratura dato che le prime centrali italiane non saranno pronte prima del 2020! L'accordo prevede un intesa non solo tra i due governi ma anche tra ENEL ed EDF.......Il nostro gruppo energetico controllerà la quasi totalità di tutti i settori: dalla produzione allo stoccaggio alla ricerca! mentre il gruppo francese sarà partecipe circa al 15% (avviene invece l'opposto in Francia)....una riflessione: dove sono Sorgenia, e le altre società energetiche? Alla faccia della liberalizzazione! Sarà prevista la nascita di ben 4 centrali nucleari di terza gernerazione sul nostro territorio, ma ancora non si sa dove! Esattamente 9 Giorni fa è stato approvato il disegno di legge n. 1195 che concede al governo un periodo di 6 mesi per aggiornare i parametri per l'individuazione dei 4 siti che ospiteranno le centrali. Personalmente mi ritengo a favore dell'impiego dell'energia nucleare dato che per fortuna a 23 anni dall'ultimo disastro, le cose sono nettamente migliorate sia in materia di sicurezza sia in materia di stoccaggio e smaltimento delle scorie, per non parlare della notevole quantità di denaro che le famiglie potranno risparmiare visto che importiamo circa il 90% del nostro fabbisogno energetico. Ma sarei nettamente contrario alle decisioni del governo se non dovesse ri-aggiornare quelle mappe e quei siti che furono individiati negli anni '70 come papabili per ospitare le centrali, come Ostuni ed Avetrana! Se da un lato vado a riconoscere dei meriti al governo Berlusconi dall'altro vado a criticare aspramente la linea politica sul mezzogiorno e cioè che esistiamo solo per poter essere sfruttati! Si è pensato al lazio, alla basilicata, e alle nostre murge (murge? ma non servono bacini d'acqua per il raffreddamento dei reattori?), ma noi non ospitiamo già l'ILVA? La Federico II? E forse in un prossimo futuro anche un rigassificatore? Credo che la nostra terra si sia messa già troppo a disposizione, credo che il nostro contributo sia stato già dato! Nel comizio dell'altra sera il candidato presidente Massimo Ferrarese si è espresso contrario all'iniziativa e non può che trovare la mia completa approvazione, il nostro territorio ha bisogno di crescere in maniera diversa il nostro territorio ha già dato tanto, è ora che inizi a ricevere!

martedì 19 maggio 2009

Amministrative 2009 come Angeli e Demoni?




Danilo di Castri: "Ieri Giacomo mi ha predetto la fine del film dopo dieci min dall'inizio.....ha indovinato! Il problema è che mi ha anche predetto l'esito delle elezioni!
Mi preoccupa..."

Ieri sera sono andato al cinema a vedere il film Angeli e Demoni di Ron Howard in compagnia di danilo e giacomo, bel film, ma la cosa che mi ha colpito di più però, sono state le riflessioni successive.......a finale svelato. Sostanzialmente la storia si slega partendo da una riflessione ampia quale l'accostamento tra scienza e religione entrando poi nel merito del romanzo dove si intrecciano le varie vicende legate al rapimento di 4 cardinali (probabili pontefici), i "papabili" insomma!
Le riflessioni sono partite da una vera umoristica, non credibile, ironica e sarcastica visione "Browniana" delle amministrative 2009. L'accostamento dei 4 cardinali ai 4 candidati sindaco (ne ho tralasciato uno ma non me ne voglia per carità, sono stato costretto per esigenze di copione) sembra l'ideale per raccontare il giallo " Fai e Fogghie" ambientato nella nostra città. La storia vede come pronatogosta non la più famosa piazza San Pietro bensì Piazza Dante dove i "papabili" vengono mostrati sul palco uno alla volta e tutti con il loro "marchio" in scene raccapriccianti....(e qui mi rifaccio al caro danilo) : c'è chi parla in un vernacolo rabbioso, chi vuole a tutti i costi essere moralista, chi parla di reality, chi crede di rappresentare qualcosa........Scene da "splatter".... non tanto per il sangue che volava quanto per le cascate di saliva che i poveretti sudditi di turno andavano a raccogliersi, fieri, sotto il palchetto. Qui però entra il gioco il romanzo/giallo: il 6/7 Giugno due papabili scompariranno dalla scena, rimarranno in due in una corsa contro il tempo, alla fine uno solo verrà salvato dal prode Prof. Langdon (rappresentato qui dai cittadini)............il finale sarà tutto da scoprire, ma mi piacerebbe tanto pensare se la riflessione posta da Dan Brown possa accostarsi al candidato sindaco che voterò (Luigi Galiano n.d.r.) Cioè due realtà tanto distinte come scienza e religione, possono in realtà coesistere in un armonioso e proficuo equilibrio? Moderno e antico possono rappresentare un mix perfetto per il futuro? e ancora La freschezza della gioventù e l'esperienza pluriennale potranno essere la miscela perfetta per la nostra città?

Ps un aiutino per l'ultimo interrogativo che mi sono posto.....La parte del cattivo secondo voi chi può meglio interpretarla?

lunedì 18 maggio 2009

In amore gli opposti si attraggono.

Maxischermo, musica con impianto audio da far invidia anche ai Pooh, palco addobbato con bandiere, cartelloni pubblicitari, leggio e presentatore, il vocalist Ignazio Deg, Degirolamo (candidato alla provincia).
Sembrava di star in uno studio mediaset invece che in piazza Dante a Francavilla noscia.
Massimo Ferrarese candidato alla presidenza della provincia di Brindisi con una lista tutta sua ed appoggiato da UDC e PD(C-oerenza) si è esibito come un Deus ex machina.
Troppa gente, molti curiosi, moderati applausi.
L'ex presidente di confindustria Brindisi, espone il suo programma aprendo con un "basta con la vecchia politica" (e di veterani ne ho visti molti, sopra e sotto il palco).
Ferrarese vuole una provincia che dia slancio al turismo, all'agricoltura e all'industria (aereonautica, chimica ed energia) con investimenti e nuova "occupazione". E' contro l'energia nucleare, contro anche Casini e l'Udc che il 12 mag han votato a favore della delega al governo per il rilancio del nucleare.
Infine Massimo avrà un occhio di riguardo alla cittadella della ricerca e ai vari e immaginabili problemi della provincia. Il tutto lavorando come Presidente per 12 ore al giorno.

Note:
Molta gente di sinistra(che merita grande rispetto per la coerenza politica) a metà comizio ha abbandonato la piazza, non tanto per la pioggia, ma perchè disgustata dal vedere insieme sullo stesso palco Valentina Paciullo, Maurizo Bruno e Gabriele Lippolis insieme agli avversari dell'ex alleanza nazionale,tanto odiati per molti anni.
Nel febbraio del 2008 Gabriele lippolis scriveva:

|| Febbraio '08
Parentopoli aveva fatto già intendere di che pasta fosse fatto il sen. Curto.
Oggi, dopo questo scandaloso e vergognoso video che riprende il sen. Curto alle prese con "affari internazionali", non c'è bisogno che venga accertata alcuna colpevolezza.
Il giudizio popolare è uno solo: deve andare a casa!
Noi cittadini francavillesi siamo stanchi di tutte le ingiustizie compiute in questi anni.
Una nuova fase deve iniziare.
"Con sdegno", Gabriele Lippolis. ||

Sul maxischermo scene da Giulietta e Romeo, un grande amore sbocciato all'improvviso in Francaville Fontown.
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venerdì 15 maggio 2009

Una Corrida poco piccante


Chi ieri era presente in piazza, forse si sarà un pò annoiato, ma certamente avrà avuto modo (anche per chi di politica non si è mai interessato) di analizzare la figura ed il programma di ogni candidato sindaco. La piazza era gremita di gente, tra curiosi e simpatizzanti che hanno assistito ad una corrida moderata e poco piccante, forse per le regole imposte alla rappresentazione e per il poco tempo a disposizione che non ha offerto un buono e degno diritto di replica.
I 5 concorrenti in corsa verso palazzo imperiali, sembra abbiano presentato un programma unico per tutti, naturalmente caratterizzato poi da molteplici sfaccettature che le varie ideologie e i diversi percorsi politici impongono.
I problemi grossi della nostra Francavilla ormai sono sotto gli occhi di tutti, anche di chi risiede in altre realtà, e vanno dalla viabilità (con annessi i problemi di parcheggio, traffico, manutenzione della stessa rete viaria), al Centro di Carico Intermodale degno purtroppo di essere rappresentato come la nuova Neverending story in concorrenza con il palazzetto dello sport. C'è che ha citato il pallone tensostatico abbandonato ad un destino crudele e solitario. Chi ha rispolverato le proposte accantonate nei cassetti di palazzo imperiali come lo sportello unico per i cittadini (ottima idea, ce ne eravamo dimenticati!), sino ad arrivare alla discarica che almeno lì, sembra, siano d'accordo all'unanimità! La discussione ha raggiunto un picco più elevato d'interesse quando si è parlato dei giovani e delle politiche connesse, tutti e 5 hanno dichiarato di voler puntare realmente sui nuove leve e chi addirittura ha proposto l'istituzione di una delega alle politiche giovanili, precisando quasi tutti che il criterio della scelta degli assessori non sarà quella del maggior consenso, ma sarà determinante la preparazione e la capacità della persona (Vedere per credere!)
Un grande apprezzamento a Quarto Canale Radio e al Brindisino che spesso e volentieri ci deliziano con nuove e sempre apprezzate proposte!

w i Giovani

La Voce Francavillese
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mercoledì 13 maggio 2009

Royal Rumble... Fatti non pugnette !

In questi giorni di "fuoco" ho avuto modo di assistere ai vari monotoni, tetri e cabarettistici comizi in piazza dante.
Cè chi fa riferimento all'isola dei famosi, chi a museruole; chi, da candidato sindaco, sembra fare la presentazione ad un candidato al consiglio comunale; chi ha parlato in "vernacolo" e chi ha recitato la parte del moralista nonostante il suo curriculum.
Di prospettive e programmi neanche l'ombra (c'era da aspettarselo). Si è lasciato spazio alle offese ad attacchi e controattacchi, elementi ritenuti probabilmente "indispensabili" per la politica francavillese. Insomma un "tutti contro tutti", una sorta di ROYAL RUMBLE del Wrestling!
L'acidità di stomaco è venuta un po a tutti, non solo al mio amico Michele.

Giovedì 14 maggio il "Royal Rumble" continua in piazza! QuartoCanale Radio ha organizzato un confronto pubblico tra gli aspiranti primi cittadini. Tommaso Resta, Antonio Di Nunzio(non me ne voglia se non l'ho inserito nell'immagine satirica), Mario Filomeno, Luigi Galiano e Vincenzo della Corte.
Sicuramente una ghiotta occasione, unica nel suo genere, per ascoltare, capire e scegliere chi, secondo i francavillesi, merita di sedere sulla poltrona "scottate e scomoda" del primo cittadino.
Intanto ripropongo al futuro sindaco (indipendentemente dal coloro politico che sia) l'interesse, oltre agli svariati problemi della città, particolarmente alle Politche Giovanili.
La possibilità di inserire nell'esecutivo un assessore giovane che faccia da tramite tra noi ragazzi e la cosa pubblica, che sia portavoce delle nostre istanze è certamente una cosa da non sottovalutare.

Buone Elezioni

...e spero che il Royal Rumble termini presto... "Fatti non pugnette"!
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venerdì 13 marzo 2009

Il Fine di una nazione in declino


di Antonio De Franco

I radicali hanno avanzato una discussione sul testamento biologico e l'eutanasia secondo una proposta che offende i principi liberali.
Purtroppo le regole illiberali imposte dalla imperante gerontocrazia italiota vietano che questo giudizio sia notiziabile, per cui è censurato.
Pannella è pur sempre Pannella! E guai a chi lo contraddice, soprattutto all'interno della sua ("sua" nel vero senso del possessivo) formazione politica.

I radicali propongono un "testamento biologico" cioè la indicazione delle ultime volontà sul trattamento sanitario che si desidera avere quando non si sarà più capaci di badare a se stessi e anche se si giungesse al punto da non essere più capaci di intendere e volere.
Il punto dolente, in quanto assolutamente illiberale, è che lo propongono con efficacia automatica (ipso jure).
In tal modo lo Stato si dovrà e si potrà far carico di garantire la applicazione delle ultime volontà di fine vita del cittadino. Le persone care del cittadino malato terminale, senza speranza di guarigione, in coma irreversibile, ecc. saranno sollevate dalla responsabilità di decidere. L'interessato ha già deciso per loro.

A sua volta l'unica tutela che ha questa persona è l'espressione di una sua volontà datata. Volontà che per le più diverse ragioni applicative (si pensi a persona care assenti o inesistenti o a provvedimento di indirizzo della P.A.), potrà essere messa in atto anche dai sanitari (la tecnica in quanto potere).
Insomma in nome del liberalesimo si pretende di restituire allo Stato - sia pure in una situazione specifica ma la specificità non è un buon motivo per ammettere una eccezione - il potere di ficcare il naso nel privato e personale dei cittadini.

Una cultura autenticamente libertaria riuscirebbe a comprendere che non è la legge tout court ad assicurare la libertà del cittadino. Tanto ciò è vero che nello sviluppo storico della democrazia liberale si è intrapresa la strada dello "stato di diritto" proprio per scongiurare il rischio della dittatura della maggioranza che la stessa democrazia comporta.
Solo la legge che prevede controlli e vincoli ai poteri forti è garanzia di libertà del cittadino. Ciò vale anche per il fine vita, e i Radicali sembrano averlo dimenticato.

Nel caso del fine vita il "potere forte" da tenere sotto controllo e bilanciare è quello della tecnica (se il medico non infilasse il tubo il problema non si porrebbe affatto!!!). Per farlo non si deve dare forza ad un potere ancora più invasivo cioè quello dello Stato bensì si deve chiamare in causa il potere indipendente preposto tradizionalmente al bilanciamento dei poteri: la magistratura.
Qui la questione comincia ad avere il sapore di antico; non abbiamo bisogno di inventarci nulla.
La dottrina giuridica ha sempre previsto una avocazione al magistrato (il giudice tutelare) nel caso in cui si avvertiva il bisogno di tutelare un soggetto in condizione di incapacità al fine di difenderlo dalla società potenzialmente ostile che poteva approfittare di quella sua condizione.

E' anche il caso della persona in coma irreversibile, malato terminale impossibilitato a suicidarsi, ecc. Costei è incapace al pari di un minore o di un minorato per cui le cose che lo riguardano, quindi, vanno avocate innanzi ad un magistrato.
Allora il testamento biologico può anche andare bene (anche se nella gran parte dei casi è perfettamente inutile in quanto le persone care e vicine possono ben esprimere e riportare la volontà dell'incapace) ma non può prescindere dal vaglio del Giudice Tutelare cioè dell'autorità terza, indipendente e al di sopra delle parti.

Quello che è inconcepibile ed inaccettabile sotto il profilo del pensiero e della pratica liberale è che la volontà dell'individuo possa essere delegata alla pubblica amministrazione che è una emanazione del potere esecutivo, in un contesto, peraltro, in cui opera a braccetto col più pericoloso potere della tecnica (più pericoloso in quanto esso non soggiace alla verifica del consenso come - ma nei paesi normali, non guardate all'italia che si rischia di restare strabici - accade per i politici).

Insomma sarà il Giudice Tutelare che verificherà che la malattia è incurabile, che le cure sanitarie sono solo inutile accanimento, per cui emetterà su richiesta della persona cara, del parente o anche del medico un pronunciamento di facoltà alla interruzione dei trattamenti che il richiedente si incaricherà di praticare. La persona priva di persone care o parenti dovrà avere un curatore che possa provvedere alla bisogna nominato obbligatoriamente su segnalazione degli operatori sociali o sanitari dal Giudice Tutelare.
Ovviamente la legge non deve introdurre presunzioni legali su ciò che è trattamento sanitario.

Il Giudice Tutelare deve decidere sulla base della attualità delle conoscenze mediche generalmente accettate per cui il magistrato - come già avviene per altri settori ove i giudici godono dell'ausilio della conoscenza specialistica - disporrà dell'ausilio di esperti di medicina che gli diano queste indicazioni volta per volta (ciò che a mattina è inguaribile diventa guaribile la sera), esperti che non devono avere nulla a che fare con i sanitari che hanno in trattamento la persona oggetto della valutazione da parte del Magistrato.

Occorre solo una legge che preveda l'intervento del giudice tutelare. Per il resto le leggi vigenti sono sufficienti a disciplinare il fine vita evitando di introdurre pericolose modernità in odore del più bieco statalismo.

Antonio De Franco

martedì 24 febbraio 2009

Franceschini: il solito antiberlusconismo


Doveva tentare di salvare il salvabile del Pd, dopo che Veltroni, con la sua linea succube dell’antiberlusconismo più trito, era venuto meno ad ogni proposito riformista. E Dario Franceschini ha pensato bene di usare slogan più oltranzisti di quelli di Di Pietro. Ha un mandato a termine, messo lì dagli oligarchi del partito giusto per sopravvivere fino alle europee ed amministrative di giugno, e poi vedere che cosa accadrà al congresso di ottobre. E si è auto-proclamato leader vero, azzerando gli organismi di vertice e regionali. Ha pensato bene di giurare sulla Costituzione, quasi fosse (anche lui!) un novello Obama. Non disponendo di quella di Lincoln, è andato a casa sua, a Ferrara, esibendo una copia “appartenuta al padre partigiano”. E già che c’era ha colto l’occasione per un nuovo attacco a Berlusconi e al centrodestra colpevoli, secondo lui, di mettere a repentaglio i diritti fondamentali del Paese.

Complimenti a Franceschini: se lo prendessimo sul serio dovremmo dire che ha sbagliato tutto. Ma siccome è davvero arduo attribuire credibilità a questo modesto guardiano del bidone dei Democratici, allora è giusto definire patetiche le sue prime mosse. Eterno numero due, vissuto politicamente nell’ombra prima dei capi storici della sinistra Dc, poi di Veltroni, Franceschini sembra non aver capito che deve il suo ruolo transitorio solo al fatto che il suo ex segretario ha abbandonato precipitosamente la scena dopo una serie impressionante di sconfitte. Ed alla circostanza che uno come lui tornava comodo agli eterni maggiorenti del partito per predisporre le loro manovre in attesa di tempi migliori, se mai verranno.

Una nomenklatura vecchia e sfibrata da mille rancori e giochi di potere indecisa se sfidarsi ora nell’ultima guerra, ormai ad eliminazione, oppure andare ad una scissione tra ex comunisti ed ex dc. La fine del Partito democratico. Una scelta, quella di eleggere lui, che ha evitato gli imbarazzi di primarie e di una resa dei conti immediata.

Una scelta per non scegliere. “Adottato dalle correnti per salvare il salvabile”, Dario ha però deciso di indossare gli abiti di Churchill o di Napoleone. Presumendo decisamente al di là delle proprie forze, delle prospettive del suo partito e soprattutto della propria leadership. E dunque, senza accorgersene, ha sfidato il ridicolo. Così come Veltroni nel suo discorso di addio, ha evitato ogni seria analisi sul perché dei rovesci della sinistra.

Al contrario, ha insistito sull’antiberlusconismo, il consueto rifugio di ogni oppositore per mascherare colpe e responsabilità. Se su questa linea schiererà il partito alle Europee, e tenterà di stringere le alleanze per le amministrative, rischia di lasciare il Pd perfino peggio di come lo ha trovato. Alle prese con il rischio concreto della scissione tra ex comunisti ed ex popolari, ed in vista della scelta su dove collocare il Pd in Europa, ha enunciato una bizzarra formula di una identità autonoma “ma che non potrà stare in un altro posto dove non sia il Pse”. Segretario solo perché fa comodo agli oligarchi, ha spiegato: “Deciderò da solo, senza padrini”. Su Repubblica, l’unico quotidiano che cerca di prenderlo su serio, si legge: “I suoi fedelissimi avvertono: ‘Traghettatore? Dilettante? Democristiano incolore? Vi accorgerete di quanto è determinato’”. L’unica determinazione, per ora, l’ha manifestata appunto nel rispolverare gli slogan. Approfittando del giuramento di Ferrara, un’occasione che deve essergli sembrata davvero storica, ha proclamato: “Berlusconi non ha rispetto per la Costituzione. Ha in mente una moderna forma di autoritarismo da padrone d’Italia”.

Se è vero che c’è solo una categoria di politici peggio dei comunisti, ed è quella dei cattocomunismi, il giovane Dario si appresta a fornircene ampie conferme.

venerdì 16 gennaio 2009

Faziosità o libertà d'espressione?



Quello che sta accadendo nella striscia di Gaza è terribile, e di fronte alla morte di civili e bambini serve a poco schierarsi politicamente da una parte o dall'altra, e quindi non lo farò. Il mio commento è esclusivamente su quello che è successo nella trasmissione di ieri sera, e sono pienamente d'accordo con la decisione dell'Annunziata di lasciare lo studio. E' ormai assodato che le trasmissioni di Santoro sono faziose e non equilibrate; se le si guarda, si sa già a priori la svolta che prenderanno... un po' come quando si va a vedere un film il cui finale è scontato, sai già che non avrai sorprese! Santoro non è stato solo spudoratamente (voglio essere gentile e non usare aggettivi peggiori)parziale, prendendosela oltretutto con una giornalista che sta dalla sua stessa parte, ma è stato decisamente indelicato e irrispettoso: oltre alle urla e all'accusa fuori luogo di volersi "ingraziare" una parte politica, l'ha congedata con la frase "lasciamo parlare i giovani". L'Annunziata non avrebbe potuto fare altro: si può controbattere a qualsiasi argomento, ma non si può far nulla contro la maleducazione. Ringraziamola, quindi, di essere uscita e di non averci fatto assistere a uno dei tanti osceni litigi televisivi!
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