martedì 16 giugno 2009

A proposito di apparentamento, un grazie a Tommaso e ai cosiddetti "schifiltosi"


di Sergio Tatarano


Ho scritto l'articolo che segue con grande lealtà, affidandomi a coloro i quali hanno tenuto
(per ciò che ho potuto vedere e verificare) una condotta esemplare. Tuttavia, dalla stampa di oggi (16 giugno) vengono fuori scenari inquietanti che vorrei mi fossero chiariti da qualcuno: addirittura si parla di appoggio esterno (più incomprensibile di un appoggio ufficiale o forse comprensibile nell'ottica di una impossibilità di presentare alla gente un accordo con quella che sembra a questo punto profilarsi come la prossima giunta francavillese...).
Gradirei un chiarimento soprattutto da parte di quelle persone di cui mi sono fidato.
Diversamente, trarrò le mie conclusioni e...auguri per questa "avventura".
Ad ogni modo, è opportuno che io lasci qui le mie considerazioni anche se le stesse dovessero risultare (spero di no) "datate".

Mentre assistiamo, a tutti i livelli, al dilagare dell'accordo del centrosinistra con l'UDC (accordo fondato su nient’altro che sull’aritmetica e su un nuovo megacompromesso storico, per il quale ad essere sacrificate saranno, come sempre, le istanze liberali, socialiste e riformatrici), a Francavilla si registra finalmente, in un contesto di degrado assoluto e dopo un anno di errori grossolani abbastanza diffusi, un gesto in controtendenza che nobilita la politica. Il no all'apparentamento con Galiano, voluto fortemente da Tommaso Resta, non è un atto di semplice testimonianza, né una mossa settaria in difesa della “purezza della razza”, ma è un segnale di una politica che tenta di scrivere una pagina di speranza in una fase, per il centrosinistra, di drammatica minoranza, una politica che si sottrae a manovre opportunistiche e che (dato assolutamente fuori dall’ordinario, a cui i Francavillesi non sono per nulla abituati) rispetta la parola data e l’impegno assunto davanti ai cittadini.
Se questo sarà l’agire di Tommaso, allora da oggi bisognerà stare al suo fianco in Consiglio comunale, essere presenti e vigili con una opposizione che mobilita (e si fa mobilitare da) i cittadini: dovremo accendere e puntare i riflettori sugli attori della politica, ripartendo da quella priorità che il candidato del PD ha convenuto con i radicali trovarsi nella trasparenza non come elemento estemporaneo, ma come metodo di controllo e quindi di rinascita democratica: perciò bisognerà passare alla creazione dell’anagrafe degli eletti e alla messa in onda, in diretta, delle sedute consiliari, in TV e su internet.
Come politici, nel frattempo, smettiamola di attribuire ai cittadini la responsabilità della vittoria del centrodestra (in tutte le sue forme, non solo come PdL!) e facciamo un serio esame di coscienza: solo così qualcuno, spacciatosi finora per acerrimo nemico del regime ventennale delle destre, comprenderà il danno che continua a provocare alla città.
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

QUESTO BLOG SECONDO ME E'UTILIZZATO DA PERSONE CHE FAREBBERO COSA UTILE A STESSE ED ALLA SOCIETA' CIVILE SE SI DEDICASERO AL ALTRE OCCUPAZIONI .
CIO' IN CONSIDERAZIONE CHE LE TESI ESPRESSE NON HANNO NESSUNA VALENZA POLITICA.
IO CHE SONO CRESCIUTO CON RADIO RADICALE , QUANDO QUALCHE SEDICENTE RADICALE FRANCAVILLESE NON ERA ANCORA NATO, DICO SEMPLICEMENTE , PER NECESSARIA SINTESI: I DIRIGENTI VERI DEL PD
CIOE' QUELLI CHE SONO SUPPORTATI DAL CONSENSO DEMOCRATICO DEL POPOLO FRANCAVILLESE DEVONO ISOLARE, EMARGINARE E CACCIARE VIA DAL PARTITO PD, QUEI POCHI ED INCONSISTENTI , SOTTO IL PROFILO POLITICO ED ANCHE SOTTO IL PROFILO ELETTORALE CHE SI DICONO CONTRARI AD UN ACCORDO CON L' UDC.
L'OPINIONE DI QUEI POCHI CONTRARI ALL'ACCORDO NON CONTA NIENTE PERCHE' NON HA MOTIVAZIONI POLITICHE , MA SI BASA SU RANCOROSITA' PERSONALI .

Gaia ha detto...

Concordo pienamente con Sergio e tengo ad informare che già da qualche giorno ne sto parlando con la gente. Forse ho già trovato qualche giovane interessato a fare del volontariato per tutelare gli interessi della cittadinanza. Come si è già detto in altre discussioni, dobbiamo prendere le nostre giuste posizioni: pretendere da questi signori eletti dalla cittadinanza, di lavorare e soprattutto in maniera trasparente, ligia e senza margine d'errore. L'anagrafe degli eletti è un obiettivo raggiungibilissimo e richiesto pubblicamente, non verrà preso solo come un consiglio ma bensì come un "requisito minimo".
I "padroni" continueranno ad esserci ma col fiato sul collo, come accade nelle aziende quando i titolari pretendono dai propri dipendenti, produzione!
Del resto siamo tutti noi, che pagando le tasse, paghiamo anche le loro comode poltrone.
Fraternamente,
Leonardo Solazzo

Danilo di Castri ha detto...

Anonimo, almeno noi abbiamo il coraggio di firmare le nostre idee con nome e cognome. Nessuno ti obbliga a leggere e commentare gli articoli di questo blog.

Giorni fa il pd ha spiegato il non-apparentamento con l’udc con un comunicato stampa, la cui conclusione recita: “…il PD invita i propri elettori a sostenere al ballottaggio per la Presidenza della Provincia Massimo FERRARESE ribadendo, cosi come a più riprese asserito in campagna elettorale, che l’avversario da battere, a tutti i livelli, rimane il Popolo della Libertà”.
Apparentamento ufficioso?

sergio tatarano ha detto...

Premetto che Danilo mi ha chiesto di poter pubblicare questo post e io ho acconsentito con piacere.

L'amico anonimo può tranquillamente evitare di perdere le staffe e di far partire messaggi stalinisti all'indirizzo della sua segreteria in ordine a "cacciate" dal partito nei miei riguardi (se ho ben capito), considerato che non faccio parte del pd, ma parlo, in questo caso, da leale elettore di Tommaso Resta.
Pensate un po': mi devo sentire attribuire la patente di radicale da uno che neppure si firma. Sì, direte voi: tanto gira che ti rigira, sono sempre gli stessi gli anonimi, li conosciamo tutti e siamo tutti in grado di fare due più due.
Mi pare che sia stato assunto un impegno chiaro in campagna elettorale, a non stringere allenze, e tale impegno non è stato assunto dal sottoscritto. Piuttosto, ci sono persone che hanno votato Tommaso proprio in ragione di quell'impegno che, in caso di appoggio esterno, non sarebbe rispettato.
Aggiungo che pensare che io abbia ragioni di rancore personale nei confronti di qualcuno è una barzelletta: un anno fa, mentre molti compagni di "sinistra" occupavano la piazza per mettere alla gogna Curto, io invitavo l'allora senatore di AN al congresso della Coscioni, come a tutte le iniziative politiche che ho organizzato. Dopo di che, non mi sogno di stringere alleanze politiche con lui e neppure con questo UDC. Allora, mi pare proprio vero il contrario: le ragioni personali sono di altri, io faccio politica.

Anonimo ha detto...

NONOSTANTE GLI INCIUCI CARO CURTO NON CI RIUSCIRAI A METTERE LE MANI SU FRANCAVILLA

Anonimo ha detto...

NONOSTANTE GLI INCIUCI CARO CURTO NON CI RIUSCIRAI A METTERE LE MANI SU FRANCAVILLA

Anonimo ha detto...

non sarebbe ora che il pd e tutta la sua ciurma si guardassero allo specchio per capire chi sono? Cosa vogliono, mio padre diceva che il comunista ragiona così, ciò che è mio è mio, ciò che è tuo è anche mio,è finita quell'era, ora devono rendersi conto che i tempi sono cambiati, è arrivato il momento di lavorare e di non vivere sempre di parassitismo.