da SenzaColonne - 2 marzo 08
FRANCAVILLA FONTANA - Quelle che erano indiscrezioni o poco più hanno acquisito ieri pomeriggio valore di certezza. Per diretta comunicazione di Gianfranco Fini al diretto interessato: Euprepio Curto è fuori dai giochi, lo avrebbe appreso egli stesso dal number one di Alleanza nazionale, ora al secondo livello del neonato Popolo delle liberta, che in una toccata e fuga a Foggia, per partecipare a un convegno sull'agricoltura, si sarebbe espresso con estrema e rammaricata chiarezza. Dopo lo scandalo «Sergej» non c'è più spazio, nelle posizioni utili, per il senatore uscente finito nella trappola del finto impresario moscovita che altri non era che un attore - giornalista intenzionato a far chiarezza sulla buona disposizione di amministratori locali e parlamentari a prestarsi, teoricamente, a un gioco di allusioni all'odore di tangenti. Politici lobbisti, apostrofe inventata dalla redazionedi Italian Job, il programma televisivo andato in onda due domeniche fa che ha tirato in un mare di guai il senatore Curto, il sindaco di Fasano Lello Di Bari e il suo collaboratore, giornalista pubblicista, Gino Bianco. Le liste saranno presentate sabato prossimo, ma buona parte dei giochi, per quanto si continuino a rimandare le decisioni e la loro ufficialità di giorno in giorno, sono gia stati disegnati. Domani si saprà, dicono i bene informati. I navigati dell'agone politico giurerebbero che la definizione delle candidature si protrarrà, suscettibile di mutazioni, fino all'ultimo secondo. Uccio Curto il verdetto lo avrebbe incassato di recente, notizia sfuggita non prima di ieri, quando lo staff per intero si è sparpagliato alla ricerca di soluzioni, fino a giungere in quel di Lecce per conferire, direttamente, con il coordinatore regionale di An, Adriana Poli Bortone. Nulla da fare, i vertici nazionali si sarebbero risentiti dell'essere stati citati in quel pasticciaccio tutto televisivo che ha rischiato di ricoprire di fango il buon nome del partito, pronto a rientrare nell'ultima trovata di Silvio Berlusconi, I'onnicomprensivo (almeno nelle intenzioni) Popolo delle Libertà. E' il parlamenlare uscente che ha procurato tanto rumore, per nulla, ne dovrà patire le conseguenze in prima persona. Sì come in primo piano, seppur con il volto debitamente oscurato ha rivelato l'ammontare, noto e non, dell'ultima campagna elettorale. Quei 400 mila euro di cui 250 mila
"non ufficiali" dunque si dedurrebbe in nero, che più del resto hanno diffuso indignazione nelle opposizioni e nella gente comune e che potrebbero finire per motivare l'apertura di un fascicolo d'indagine da parte della procura di Brindisi o di Roma, competenze da attribuire. I commenti a caldo della Poli Bortone avevano gia fatto insorgere qualche sospetto, infausto presagio sul destino del senatore francavillese a cui era stata recapitata tutta la stima immaginabile e possibile. In quanto a candidature, però, la sua posizione era stata liquidata con un «vedremo» che chi sa tradurre in parole comuni il politichese aveva interpretato come uno sbarramento già statuito. Per volontà imposte dall'alto e divenute di recente, nonostante le speranze e la raccolta di firme nella città degli Imperiali e nel Brindisino, una scelta irrevocabile. Curto lascia il posto a Michele Saccomanno e la questione francavillese, sulla durata della giunta Marinotti (primo dei non eletti al consiglio regionale che avrebbe diritto così a entrarvi rimpiazzando Saccomanno) che pare proprio avere le settimane contate. Per il resto, il toto candidature, e ancora aperto. Ma per Curto, parola di Fini, c'è proprio più nulla che si possa fare.
Commento personale:
La mancata ricanditatura del sen. Curto è ormai scontata, come del resto il manifestato interesse del sindaco Marinotti nel ricoprire la carica di consigliere regionale se Saccomanno dovesse lasciare il posto per diventare Senatore. Ovviamente questo porterebbe allo scioglimento del consiglio comunale con la conseguente nomina di un commissario. Secondo voi, quali stravolgimenti porterà tutto ciò sull'amministrazione e sulla vita politica della nostra città?