Lunedì 2 Giugno, alle ore 18:00, avrà luogo presso la sede Arci una pubblica iniziativa in cui siederanno allo stesso tavolo e relazioneranno i responsabili di vari blog francavillesi. Il fenomeno blog spopola, dimostra un’enorme vitalità e un altissimo livello di apprezzamento da parte dei cittadini. Il blog è un mezzo democratico di partecipazione e di informazione.
Lo scopo dell' iniziativa è quello di andare oltre le logiche partitiche e “strategiche” per porre un confronto che, muovendosi da destra a sinistra, sappia individuare ciò su cui più dovrebbe insistere una futura amministrazione.
Saranno presenti Maria Angelotti ed Eliseo Zanzarelli come moderatori dell'incontro. Ringraziamo anticipatamente tutti quei cittadini(dai ragazzi agli esponenti politici) che vogliano prender parte al dibattito e far sentire la propria voce, attraverso domande, proposte o semplici dichiarazioni.
giovedì 29 maggio 2008
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28 commenti:
Posso autoinvitarmi? Oria e Francavilla sono tanto vicine e sotto certi aspetti anche simili.
F.to: Franco Arpa (gestore www.notediarpa.blogspot.com - L'Agorà di Oria - ovvero una delle Piazze Virtuali di Oria - ovvero una delle Chiazze di Orria)
A nome di "francavillaradicale.blogspot.com" ti chiedo di partecipare all'incontro. Purtroppo il programma è stato già stilato e non credo sia possibile una modifica, vista la vicinanza rispetto alla data e il numero decisamente folto di relatori. Avrai comunque, insieme a tutti i presenti, la possibilità di intervenire dal pubblico.
Grazie sergio dell'invito. Farò di tutto per esserci. Sarà sicuramente un evento interessante.... per me... la prima volta.
ma è un incontro aperto a tutti e quindi si può assistere al dibattito?
Certamente, assistere e partecipare.
Piccè nò vi scià ssuppati nna frisa ???????
La venuta di Marco Pannella in Francavilla mi offre il destro per Sottoporre alla riflessione la "sindrome dei re magi".
Essa evidenzia un modo di fare generalmente ritenuto commendevole e opportuno ma che è, invece, una distorsione frutto della cultura oppressiva ed illiberale di cui siamo vittime ed in cui ci dibattiamo nella nostra povera nazione!
La "sindrome dei re magi" mostra una gerarchia dei valori ed una moralità patologiche in cui il valore e la validità dei contenuti è gerarchizzata mediante legittimazione personale. E' affetto da tale sindrome chi per poter dare valore ad una battaglia sociale o azione civile ha bisogno del personaggio importante che lo legittima (come nel Vangelo per dare importanza ad un bambino gli autori fecero passare dalla grotta ove era nato i maggiori sapienti dell'epoca; da qui il nome della patologia!).
Tale impostazione è pericolosamente antidemocratica poiché cosa accade di una battaglia, sia pure giusta e valida, che non trovasse personaggi "importanti" che la legittimano? Diventa non notiziabile?! (accade, accade... anche motlo spesso!).
Un altro aspetto della patologia è che essa è espressione di ideologismo allo stato puro. Infatti l'affetto da sindrome dei Re Magi più che del contenuto o del problema è interessato ad assumere autorità e potere trattando quelle questioni. Insomma si è più interessati alla c.d. "visibilità" che non alla soluzione dei problemi!
Infatti la maggior parte delle persone che non soffrono della sindrome quando affrontano il problema se ne occupano e lo affrontano nei luoghi opportuni trattando le persone in carne ed ossa e non l'idea dei loro problemi (per l'aborto, nel consultorio familiare, negli ospedali, nei centri sociali, ecc.).
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Ma, poi, chi decide chi è la persona ritenuta "importante" per dare legittimazione ed autorevolezza ad una iniziativa? Chi ha deciso che Pannella è importante per discutere della 194 e dell'aborto?
Forse la cosa sta in modo diverso: l'importanza deriva dal fatto che questi è un capo partito che tratta di certe questioni. Se così è, allora la sua autorevolezza e importanza è veramente poca se non proprio assente!
Uno dei pericolosi effetti della sindrome dei re magi è che si può dare importanza a cose che non ne hanno affatto!
Infine questa sindrome va curata essendo diffusa da un virus il più illiberale che esiste. Esso ammazza l'emancipazione lasciando in stato di sudditanza il cittadino il cui impegno resta misurato dal "bollino di qualità" dato dalla gerarchia la quale per dispensare i bollini pretende, ovviamente, il pedaggio.
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La democrazia liberale e la cittadinanza ha un ottimo antidoto contro la sindrome dei re magi: INTERNET!
Man mano che internet si sviluppa le gerarchie, legate al vincolo territoriale (in genere le persone "importanti" vengono da Roma o da Milano), perdono gran parte della presa sui cittadini in quanto l'opinione, le azioni e l'impegno si diffonde e si sviluppa superando il vincolo ideologico e territoriale.
Sotto questo profilo mi ha molto meravigliato in senso negativo il modo in cui è stata fatta l'iniziativa per la 194 del 24/5 u.s. in cui gli organizzatori, nonostante la loro giovane età e nonostante abbiano davanti a sè tutto il nuovo mondo offerto da internet e telematica, hanno mostrato una grande vecchiaia spirituale!
Penso, però, che il malato non è grave e può guarire.
che l'anonimo delle 8:50 che ha illustrato la "sindrome dei re magi" è lui.
AMMATURO ha aperto un proprio blog.
"legalitàa360gradi.it". Visitatelo
Ammaturo, legalità? Va cu si va spara pi piacere, è puru grazie allu supportu sua e ti cuddu cretinu ti lu frati ci francaidda stai a sti condizioni! ce vi la ricurdati la barzilletta ti via roma? e si pirmetti cu parla di legalità
Caro anonimo,
il fatto che non ti firmi e che addirittura ti nasconda in un post che nulla ha a che vedere con la questione della 194 (trattata abbondantemente sui vari blog locali, non solo sul mio) la dice lunga sul tuo grado di scorrettezza. Ma tant'è.
Che dire?! Di persone in carne ed ossa (di aborto e di vita delle persone, di malati terminali a cui garantire comunicatori o di persone che vogliono smettere di soffrire)la mia associazione si occupa da sempre; veniamo chiamati dalle ragazze che non riescono a ricevere la prescrizione perché il medico di guardia la nega in maniera arbitraria, perché il consultorio è chiuso e perché i genitori saranno le ultime persone ad essere interpellate.
La battaglia dell'aborto è legata alla figura di Marco Pannella nella stessa misura in cui sono legate a lui le battaglie sul divorzio, l'obiezione di coscienza, i diritti civili nel mondo o nella misura in cui in Italia si riesce a votare una legge come quella sulla fecondazione assistita perché in Parlamento mancava una truppa radicale nel 2004.
Marco è "solo" l'emblema di un pezzo di storia e chi più di lui può coerentemente rappresentare quella storia?!
Francamente che uno che non si firma mi venga a parlare di ciò che è più o meno liberale mi fa ridere e (s)qualifica l'intervento.
Non voglio dire la mia a proposito della serata di ieri, dico solo che i miei applausi sono stati pochissimi e vi dico anche per chi erano rivolti, proprio perchè non ho paura di appoggiare ideologie che mi sono piaciute o criticarne altre che non mi sono piaciute. Ieri i blogger che veramente mi hanno colpito sono stati: Danilo di Castri, Sergio Tatarano e Gianni Capuano. Gli altri? Alcuni mi hanno fatto ridere, altri sorridere, altri quasi piangere. Quelli che hanno mostrato coerenza ed esperienza però sono stati quelli che ho citato. Bravi.
L'incontro di ieri è stato certamente una bella sorpresa. Sinceramente non mi aspettavo così tanto interesse da parte dei cittadini nel prendere parte all'evento e di questo vi ringrazio e son contento. Son rimasto un pò deluso però dalla piega che ha preso il dibattito, perchè inseguendo dei temi inopportuni e sicuramente da evitare, si è perso di vista il motivo principale dell'evento, quello cioè del dibattito sull'avvento del blog ed anche sui problemi della città che accomunano tutti noi, indistintamente dalle proprie ideologie. Mi sta bene parlare della situazione politica locale,del totosindaco, dei vari problemi inerenti il blog, della nomina degli assessori in base a meriti e competenze ecc, ma buttarsi in discorsi "inappropriati" quali Antifascismo e costituzione, non mi sembra proprio il caso. Era compito di Maria Angelotti ed Eliseo Zanzarelli moderare il dibattito.
Considerato il fatto che non ci sono precedenti di tal genere a Francavilla, credo che si possa considerare riuscita l'iniziativa. Ho trovato anch'io eccessiva l'enfasi che si è data ad un tema come antifascismo e anticomunismo, rispetto al quale era ovvia la contrapposizione che ne sarebbe derivata. Credo comunque che il dibattito dovesse necessariamente essere di ampio respiro e che dunque non ci si doveva fermare al marciapiedi scassato. :)
Ad ogni modo, non trovo neppure giusto accusare i moderatori, ai quali abbiamo semplicemente affidato il compito di gestire i tempi, non di scegliere l'argomento da trattare. Piuttosto quello era lasciato al "buon gusto" del singolo relatore.
Sergio, io non ho tirato pietre a nessuno. Dico solo che, quando ad un certo punto della serata si è data un eccesiva veemenza a temi che in sostanza "non c'entravano nulla" con il dibattito, forse aspettava ad Eliseo e Maria moderare la situazione, tutto qui. Comunque questo varrà di esperienza per i prossimi incontri.
devo dire che l'incontro mi pare riuscito. si è discusso più o meno civilmente di tutto, forse si è usciti un po' fuori traccia però alla fine era un pubblico dibattito. io più che scandalizzarmi di questo mi stupisco di come nel 2008 non ci riesca ad infiammare che per quello per cui ci si infiammava 40 anni fa...e poi mi ha fatto sorridere che gianni e raffaele sono stati tranquillamente seduti uno affianco all'altro pur con idee diametralmente opposte su quei temi più che su altri e che invece si siano presi un veltroniano con una berlusconiana,gli uni nn si dichiarano più coministi, gli altri non mi pare si siano dichiarati mai fascisti anzi...bah...:-)
devo dire cmq che se mai ci saranno altri incontri come auspico, sarebbe il caso di scendere nei dettagli di qualcosa, non so bene cosa, ma di parlare nel e del concreto. detto questo, do un consiglio amichevole a tutti...facciamoci delle risate più spesso, evitiamo di stare cn la cosiddetta petra 'n poscia (scusate il francesismo ;-)) perchè se no altro che nuova stagione, non si va da nessuna parte...alla prossima
un solo appunto al sig arpa franco, una delle chiazze ti (e non di) orria! vorrei solo ribadire che la prima chiazza ad oria è stata lachiazza.it, scopiazzata poi un pò da tutti! il resto è solo riciclo!!! franco ma il copyright?
Le cose dette da S. Tatarano non spostano di un millimetro il giudizio sulla iniziativa radicale del 24/5 come manifestazione da manuale della "sindrome dei re magi" dandomi, così, l'occasione per illustrarla.
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Approfondendo gli aspetti della sindrome ci si apre ad una riflessione più attuale rispetto alla dualità destra/sinistra o fascismo/comunismo, ormai superata!
Il progressivo sviluppo di internet ci pone dinanzi ad un'altra dualità, quella base/vertice o centro/periferia. Esiste ancora una gerarchia territoriale, organizzativa e valoriale? Se si, in che termini e modi si esplica?
Io propendo per il no! Oggi grazie ad internet qualunque periferia può essere centro del mondo! E qualunque centro è anche periferia.
Oggi le gerarchie hanno ancora un senso ma tale da non generare una primazia, neanche in termini valoriali.
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Noi ancora balbettiamo il pluralismo di internet che è tutt'altra cosa dal pluralismo classico (dialogo e rispetto delle diversità culturali e ideali), bensì è, abbattimento delle gerarchie ed inversione della piramide del potere ove è la base a comandare sui vertici.
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Insomma se gli autori dei vangeli fossero vissuti nel tempo di internet si sarebbero risparmiata la visita dei re magi alla grotta di bethlemme potendo mettere direttamente in rete il bambino!!!
Caro Antonio,
davvero faccio fatica a cogliere il senso della tua critica rispetto ad una iniziativa assolutamente normale. Parli di gerarchia ad uno che milita in un partito che ha profonda repulsione per le gerarchie e che non ha neppure i segretari regionali e provinciali. Cosa c'entri il rapporto con internet rispetto alla visita di Marco Pannella è un bel dilemma tutto da scoprire. L'invito rivolto a Marco era soltanto la necessità di trovare testimonianza di quella battaglia in una storia che ha consentito di arrivare alla legalizzazione dell'aborto. Per essere chiaro: un po' come stampare i manifesti con, di lato, la faccia "pericolosa" al pari di quella di Nichi Vendola, insomma.
Forse il rag. de franco vuole sottolineare il fatto che i radicali sono Marco Pannella..il vertice incontrastato è lui,che può liberamente decidere chi avere come segretario e chi no..e che forse si campa un poco di rendita sulla sua figura..
Mi sono sinceramnte rotto le scatole di discutere con dei fantasmi.
Ciò premesso, se Antonio voleva dire quello, lo ha detto molto male (ma non credo fosse quello, il discorso).
Se lo vuoi dire tu, ti voglio solo precisare che Marco è leader indiscusso, perché ha un carisma fuori dalla norma. Eppure egli non è segretario né ha ruoli dirigenziali nel partito, ma ovviamente la sua voce è ascoltata come quella di nessun altro. Ti consiglio peraltro di ascoltare i congressi e ti renderai conto di quanto aperti e a volte aspri essi siano, anche nei confronti dello stesso Pannella.
Ora, cortesemente, firmati la prossima volta. Grazie.
VERO..HAI RAGIONE..ME NE SONO ACCORTO DELL'APERTURA DEL BUON MARCO PANNELLA..
Mi spiace per te, caro "Daniele", che sei finito a Forza Italia, come architettavi da tempo.
ps: che tristezza!
Il sig. Filomeno P. ha proposto la censura degli interventi indesiderati o insulsi o, peggio, anonimi!
Che peccato che sia intervenuto prima che la censura si sia potuta attuare: ci saremmo risparmiati il suo intervento!
P.S. Vi racconto un precedente del Nostro, esperto in censura: nel 1995 egli ne proclamò la legittimità.
A proposito della legge sulla stampa (fascista! comunista! illiberale! antidemocratica!) che prescrive la castroneria stupida dell'obbligo di un direttore responsabile iscritto all'Albo dei Giornalisti per poter pubblicare un giornale periodico, ai giovani che intendevano cimentarvisi pretendeva di giustificare tale obbligo in quanto - a suo dire - il direttore responsabile, in quanto giornalista esperto, poteva correggere i testi mettendo gli autori al riparo da denunce per diffamazione!
O buon Dio che razza di democratico del cavolo! Ma come si fa a pretendere che quei giovani debbano rimanere a vita mentalmente schiavi di uno che gli dice cosa è giusto scrivere e cosa no! E in un tale contesto ipocrita come si fa a verificare se il giornalista-censore più che preoccuparsi degli eventuali errori non li usi come pretesto preoccupato di veder scritto ciò che più gli conviene? E poi come si fa a sostenere a priori che una persona sia così incapace da non essere in grado di informarsi o imparare sino a che punto può spingersi nel suo dire senza avere bisogno di maestri di censura?
Ed infine perché non escludere che in situazioni estreme una persona possa consapevolmente andare incontro al reato di diffamamzione obbedendo alla propria coscienza?
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Quando l'ordine dei giornalisti sarà soppresso - ritengo molto presto - e soppresso l'obbligo di esservi iscritti per pubblicare un periodico, la nostra nazione sarà migliore, più giusta, più libera, più democratica, più moderna!
Antonio De Franco prima cu parli pensa a tutti li casini che hai creato vedi ARNEO CANONE RAI ecc..
Viti ci ti fa arreto sacerdoti così la spicci.
Anonimo del 4-6-2008 22.27, Non esagerare: mi potrei montare la testa!
Troppa grazia attribuirmi la qualità, assai rara, di creatore di un qualcosa!
Comunque, considerato il tuo intento critico me la devo tenere (del resto, come si dice, a caval donato .....).
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I "casini" o sono buoni o brutti, dipende dal punto di vista: se sei uno dei quei burocrati che mangiavano sulle spalle di opere ed appalti della difesa del suolo il cui cucchiaio si è sensibilmente ristretto grazie alla battaglia vinta contro i carrozzoni della bonifica, ed allora hai ragione a pensare male di me!
Non sono dello stesso avviso i francavillesi che non pagano più la bonifica (molti sin dal 1994, moltissimi dal 2000) trovandosi in tasca un sacco di soldi (i francavillesi pagavano all'Arneo circa 1,4 miliardi di lire all'anno).
Ma non sono da trascurare i vantaggi che abbiamo (non è plurale maiestatis, mi riferisco ai 120 comitati comunali da me coordinati che riunivano 195000 pugliesi che non pagavano la bonifica a dicembre 2002) procurato alla Regione, mercè l'eliminazione dei rimborsi spese ai consorzi di bonifica, ed ai Comuni che oggi, esautorati i consorzi, gestiscono in proprio le opere di difesa del suolo (con beneficio per la spesa pubblica del settore divenuta più trasparente).
FORSE... DEVE ESSERE PER QUESTI RISULTATI CHE OGGI SONO CONSIDERATO UN ESPERTO A LIVELLO NAZIONALE CHIAMATO, PER TALE RAGIONE, IN TANTE PARTI D'ITALIA (laddove, purtroppo, cittadini meno tutelati il balzello della bonifica lo pagano ancora!!!).
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Non mi dilungo sul Canone Rai.
Faccio presente che le famiglie francavillesi che hanno disdettato felicemente il Canone Rai presso il MAB sono, ad oggi, 1930 ovvero quasi il 20% delle famiglie iscritte all'anagrafe e circa 40% delle famiglie iscritte al S.A.T. (il catasto del canone RAI).
Cosa dire di più?
Per me parlano i fatti.
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Se vuoi possiamo approfondire l'"ecc." infatti il MAB non è solo bonifica e canone rai (vieni a Modena domenica mattina p.v. ed avrai un'idea!).
Antonio De Franco sindaco.
Quelli delle cartelle esattoriali avute per aver ascoltato il rag.DE FRANCO
Ahi, ahi ahi! Quest'ultimo commento è rivelatore! Nella favola Esopo ci mostra la paranoia della volpe la quale definì il grappolo d'uva acerbo per non dover ammettere che non era capace di prenderlo!
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Un esempio: la disdetta del canone RAI.
Nel salento seguiamo 65000 (sessantacinquemila) disdette Rai. Su 65000 famiglie che non pagano più, giungono in totale 40 (quaranta) cartelle esattoriali (in genere si tratta di persone che senza essersene mai accorti avevano due numeri di abbonamento rai) cioè lo 0,06% (ovvero il seiperdiecimila). Ma non basta: a queste 40 facciamo ricorso alla CTP di Torino e in media 32 di esse vengono annullate dalla Commissione Tributaria ove abbiamo una quota elevata di vittoria!).
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Noi non diamo consigli da ascoltare ma adottiamo procedure assentite dai professionisti volontari dell'associazione: molti si presumono di fare come fa il MAB ma poi si rivelano solo dei pessimi replicatori che finiscono, questi si, col mettere nei guai le persone.
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Cmq non aver paura del mio successo che non deve fare ombra a chicchessia: non sono candidato ad alcunché se non a vivere pienamente e con passione la mia vita di cittadino! Non mi tiro indietro se mi si chiede di risolvere problemi creati da altri e che gli interessati non sanno come affrontare e risolvere e per fare ciò non pretendo di essere eletto!
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