Passi pure la terza tesi secondo la quale avrei "preannunciato, imperturbabile, di essere il candidato sindaco". Assunto che si commenta e si smentisce da sé, in quanto sono perfettamente consapevole del fatto che (mi si consenta un pizzico di presunzione!) la competenza amministrativa, la conoscenza della macchina dell'Ente, l'esperienza politica, l'accertato consenso elettorale, la forte personalità, costituiscono fattori che in molti casi non agevolano una candidatura di questo tipo, anzi, al contrario, la ostacolano. Con la logica conseguenza che se avessi pensato per un attimo a questa prospettiva tutto avrei fatto eccetto che strombazzarla nel modo in cui l'ha presentata Resta. Il richiamo alla detta tesi mi consente però di esprimermi con chiarezza su un requisito che il prossimo candidato sindaco dovrà necessariamente possedere: quello di aver dimostrato, o comunque di dimostrare, la capacità e la volontà di affrontare decisamente il vero, grande e irrisolto problema del nostro Ente: lo strapotere di una parte della dirigenza comunale, esercitato prevalentemente invadendo i campi di competenza della Politica. Non riesco, invece, a rimanere indifferente all'incivile caduta di stile con la quale Resta commenta ancora una volta la vicenda che mi ha visto coinvolto. Egli afferma che in un Paese normale il fatto avrebbe comportato pubblica gogna ed altre amenità. Io credo, invece, che in un Paese normale la trasmissione di quel video non sarebbe stata effettuata. E so per certo che anche nel suo partito vi fu chi definì indecente quella iniziativa. Al riguardo posso solo rilevare due cose. La prima è che, secondo il verbo di Resta, un Paese normale è quello che alimenta le gogne pubbliche. Complimenti! Uno straordinario esempio di democrazia! Se Resta avesse previsto anche la mia lapidazione la sua cultura democratica sarebbe emersa ancor più. La seconda è legata ad un dato incontestabile. Mentre in Parlamento siedono soggetti, appartenenti anche al suo partito e alla sua coalizione, dalla fedina penale non immacolata, io ho pagato un prezzo enorme sull'altare di una vicenda sulla quale non intendo ritornare ma che ormai si è appalesata come un gigantesco raggiro finalizzato alla mia eliminazione politica. Forse egli avrebbe preferito che mi fosse stato imposto l'esilio, ma, questo non è stato possibile. Intanto , a Fasano il sindaco Di Bari offre una delega a Fabiano Amati. Il quale accetta.
Euprepio Curto
11 commenti:
Ha ragione Curto,spesso la competenza,l'esperienza,il carisma,l'essere un decisionista e il non lasciarsi influenzare da nessuno sono doti che non sempre le forze politiche vogliono nei sindaci,ecco perchè qualcuno forse nel centrodestra non digerirebbe una sua eventuale candidatura...perchè altrimenti(stravincendo)darebbe vita ad una amministrazione comunale con gli attributi e rimarrebbe comunque protagonista della politica cittadina,cosa che probabilemte qualcuno non gradirebbe per semplice orgoglio personale non riuscendo a capire però che sarebbe anche suo interesse che curto diventasse sindaco in vista dei prossimi impegni elettorali che saranno probabilmente caratterizzati da una diversa legge elettorale...spero che il buon senso prevalga sul protagonismo di qualcuno e si possa nuovamente stravincere a francavilla.
resta?? ma voi l'avete mai sentito??politicamente è morto ancora prima di nascere..non vi dico poi in una coalizione dove sono tutti contro tutti...e sono all'opposizione...pensate se governassero loro
oddio...fà tanto il buonista parla di democrazia...e poi cosa dice...:io la trasmissione del video nn l'avrei effettuata...complimenti!!!...tenta quasi di discolparsi...come se non avesse fatto nulla di cui vergognarsi...non avrà dignità...booo....
a fasano quello che è successo a francavilla non è successo e lì c'era un sindaco che per primo aveva avuto contatti con quella specie di attore lì,tant'è vero che molta gente è rimasta disgustata da quello che è successo a francavilla...ma si sa è un paese strano il nostro
è una questione di buon senso e basta non c'entra nulla la democrazia...e poi credo che il video sia stato trasmesso quindi non ha senso parlare di democrazia"violata"...ragiona prima di parlare
Sapete bene quali e quanti "valori" ci dividano. Sapete che la questione che ha interessato il sen. Curto mi ha visto assumere un atteggiamento netto, rispetto ad una vicenda grave, che non può avere scusanti e che non si può ridurre ad una manovra messa in atto per distruggere politicamente una persona. Ma saprete altrettanto bene che mi sono sottratto dalla pubblica gogna perché non appartiene al mio stile né al mio disegno politico, in quanto ritenevo innanzitutto la proiezione di quel video qualcosa di indegno (mi scagliai contro gli organizzatori e fui anche additato come traditore, amico del senatore e chi più ne ha più ne metta). Lo ritenevo politicamente sbagliato e umanamente di basso livello. La mia critica, sia chiaro, viene quindi da sinistra e da avversario di Curto.
Nella risposta odierna, Curto ha ben pensato di impostare un articolo su elementi che Tommaso Resta gli ha servito su un piatto d'argento. Come si fa ad alimentare, in maniera così testarda, le forze di un avversario in grave difficoltà politica?! Davvero non mi capacito. C'è una ricerca spasmodica di fornire argomenti a cui l'avversario possa aggrapparsi trasformandoli in occasione per la pubblica enunciazione di pillole di democrazia che la vittima di turno somministra all'accusatore di turno. Dire che in un Paese normale Curto sarebbe stato sottoposto alla pubblica gogna è un infortunio che fa parte di un disegno che questo centrosinistra sembra intenzionato a perseguire con perseveranza assolutamente non casuale ma premeditata, in maniera suicida. Questo disegno, lo ribadisco una volta ancora, non mi appartiene.
Sergio non hai capito niente della politica ciitadina,ti dò un consiglio rimani nello studio a fare l'avvocato.
Già tuo padre è stato uno dei fautori del vogliamoci tutti bene non avendo mai avuto la forza e il coraggio ,da avvocato di grido,a scontrarsi "politicamente" con il sen.Curto e a sollevare un problema per la nostra città ma soprattutto a essere il leader del centro sinistra ,ti ricordo che è stato candidato due volte alla camera e a sindaco.
Perciò un consiglio i TATARANO a fare gli avvocati forza Tommaso.
Direi che il commento qui sopra va nella stessa direzione del centrosinistra francavillese. Mi complimento con l'autore che, giustamente, decide di rimanere anonimo.
può darsi che resta abbia detto delle cappellate, ma mo spiegatemi: va a finire che curto è un martire? senza tirare in mezzo casinopoli (e raccomandopoli) andate a rivedervi le risposte che ha dato alle domande su questo blog, compresa la mia: solo fumo, aria, non ha detto niente.
antonio
Dire che Curto in un paese normale sarebbe stato posto alla pubblica gogna per un fatto che è rimasto lì e non ha avuto giustamente nessun seguito giudiziairio perchè nulla è stato fatto,credo che sia un'affermazione grave e sconsiderata e mi meraviglio che il signor Resta non capisca che certe frasi scellerate possono solo ed esclusivamente far male alla politica ed alla sinistra francavillese in particolare che da anni altro non fa che demonizzare l'avversario politico,anzi il nemico politico...NON VINCERETE MAI!!!
Caro Antonio,
se è vittima o martire credo che ogni persona di buon senso sia in grado di definirlo da sé. Ognuno è libero di attaccare (ed io per primo lo faccio spessissimo) politicamente Curto come chiunque altro, ma questo non vuol dire che si debba utilizzare qualsiasi strumento, anche scorretto.
Ad ogni modo, se c'è chi non sa distinguere tra difendere una persona politicamente (schierandosi a favore) e sostenere un principio (proprio quando questo principio coincide con il sottrarsi da un attacco nei confronti di un avversario politico e dunque è una dimostrazione di coerenza, non di convenienza), il problema non è mio.
Posta un commento